Giuria:
Maria Teresa Landi, scrittrice; Luciana Tola, scrittrice (Presidenti di Giuria)
Iacopo Maccioni, scrittore
Gioconda Marinelli, scrittrice e giornalista
Motivazione: Perché Penelope? Perché, fra le grandi figure del mondo classico, essa rappresenta quella condizione femminile che si riconosce nella pazienza e nell’attesa, simbolo cioè della tradizione alla quale la poetessa vuole sfuggire. Di qui la rivolta a ogni costrizione che ingabbia il femminile, ossia la tensione verso una dimensione più autentica e universale, dove il silenzio diventa padrone dell’attimo e scavalca anche il ruolo della parola. Versi brevi, impegnativi per l’uso frequente di figure retoriche e l’attenta scelta di parole capaci di suscitare sensazioni ed emozioni.