Il pensiero di lei si era insinuato lentamente.
Era comparso la prima volta durante un litigio ordinario dei bambini, mentre sua moglie urlava per farli smettere.
Era spuntata da lontano, da un’altra vita. Rideva, cercando di prendere con la bocca delle noccioline che lanciava per aria.
Nel corso del tempo ai ricordi si sostituirono le ipotesi, l’immaginazione sempre diversa di un nuovo incontro, e nel giro di tre anni il pensiero di lei aveva coperto ogni sua assenza dal quotidiano. Riusciva a pensare a lei anche quando, durante la pausa pranzo, i suoi colleghi gli sghignazzavano nelle orecchie chissà che cosa, mangiando un panino in piedi in bar affollatissimi. E adesso proprio lei stava salendo sull’autobus che lo stava riportando a casa. Cercò di nascondersi dietro ad un gruppo di pendolari assonnati.
Perchè aveva mangiato l’insalata con i cipollotti a pranzo?
Perchè si era messo quella camicia a righe che odiava?
Perchè non si era lavato i capelli? Perchè?
La guardava. Aveva gli occhi segnati, stanchi, e il corpo leggermente appesantito. Era sempre bella anche se non aveva più i capelli morbidi e lunghi che lui ricordava.
“Giorgio?”
Lo aveva visto.
Doveva uscire allo scoperto con la sua insalata, i capelli sporchi e quella cazzo di camicia a righe.
Non era così che doveva succedere.
Non era così che avrebbero dovuto incontrarsi di nuovo.
“Margherita!” si sentì dire lui.
Si raggiunsero un po’ faticosamente.
Vista da vicino sembrava più vecchia.
Gli raccontò in pochi minuti una storia simile alla sua, di un marito distratto, di due figli che crescevano, di un lavoro noioso, di vacanze in Sardegna e di week end a Gressoney “perchè Luigi adora sciare”. Lui disse poco o niente. Non si sentiva molto bene. Gli sembrava che ci fosse poca aria o forse troppa gente. Poi lei lo salutò. Disse che era tornata a vivere in città con la famiglia da qualche mese e, guarda che caso, a pochi isolati da dove viveva lui. Magari potevano vedersi, una sera. Un’uscita a quattro, anche con i bambini, perchè no? Magari una trattoria la Domenica.
“Ciao!”
“Ciao.”
Lei era scesa, una fermata prima della sua.
Si sentì svuotato.
Uno straccio bagnato.
Uno senza via di scampo.
Lei era scesa, portandosi via tutto.
E lui, improvvisamente, la odiò.